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La storia
Vienna è la capitale della Repubblica Federale Austriaca, oltre che una delle nove regioni del paese, la più piccola per estensione, ma quella con il maggior numero di abitanti. Centro economico e politico dell’Austria polo della cultura mitteleuropea, Vienna ha esercitato per secoli una enorme attrattiva grazie al suo carattere cosmopolita e alle iniziative di sovrani "illuminati" che ne hanno fatto la sontuosa capitale dell'impero asburgico. A Vienna, "città della musica", non solo sono nati compositori come Strauss e Schubert, ma vi hanno operato geni musicali come Mozart, Beethoven, Haydn, Salieri, Liszt, Bruckner, Mahler e ancora oggi la città saluta l’arrivo dell’anno nuovo con uno spettacolare concerto trasmesso in tutto il mondo. Sono questi forse i motivi che ogni anno richiamano turisti da tutto il mondo, insieme con il fascino della cultura, l’eleganza delle opere architettoniche, la ricchezza di collezioni prestigiose e, infine, un’arte pasticciera senza eguali al mondo. Il primo insediamento nel luogo dove attualmente sorge la città risale al terzo millennio a.C., ma notizie più precise risalgono a un municipio romano chiamato "Vindibona". Nel decimo secolo, sotto la dinastia dei Babenberg, alla quale nel X secolo l l'imperatore Ottone I affidò l'amministrazione della Marca Orientale (Ostmark, da cui Osterreich, Austria) cominciò una fase di crescente sviluppo, amplificato poi dalla successiva annessione del paese ai domini asburgici. Divenuta sede principale del Sacro Romano Impero nel 1438, nei secoli Vienna respinse per due volte l’assedio turco (1529, 1683). Alla fine del Seicento e nei primi del Settecento, sotto Carlo VI, la città conobbe un grande sviluppo urbanistico: fu costruita la Karlskirche, i sontuosi palazzi del Belvedere, le residenze dei nobili intorno all'Hofburg. Nel 1740 iniziò il lungo regno di Maria Teresa d'Austria, prima imperatrice dopo che, con la Prammatica sanzione, Carlo VI aveva permesso la successione in linea femminile. Maria Teresa governò per quarant'anni, spostò la residenza imperiale nel palazzo di Schönbrunn, da lei fatto costruire alla periferia di Vienna e si adoperò per rendere la città una capitale dell'arte e della musica. Il successore, Giuseppe II, liberale e riformatore, dovette scontrarsi con l'aristocrazia conservatrice e la Chiesa nel suo processo di rinnovamento politico, noto come "giuseppinismo". Il Settecento fu comunque il "secolo d’oro" della città, che crebbe economicamente e demograficamente. Nel periodo napoleonico fu occupata per due volte, nel 1805 e nel 1809, dalle truppe francesi. Dopo la prima guerra mondiale e il crollo dell’Impero, il paese si liberò dal dominio degli Asburgo, ma nel 1938 subì l’invasione delle truppe tedesche e divenne provincia del Reich. Dopo le tragiche vicende della seconda guerra mondiale, Vienna fu liberata nel 1945 dall’esercito russo. Divisa in quattro parti dalle potenze vincitrici, solo nel 1955 Vienna riacquistò la propria autonomia, diventando poi un importante centro della diplomazia internazionale grazie alla dichiarazione di neutralità della nazione. In questa città monumentale le cose da vedere sono tante: il centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, in cui si fondono Medioevo, barocco e l’era della Ringstrasse; il Palazzo Imperiale, formato da una serie di edifici, piazze, cortili e giardini frutto di lavori e rimaneggiamenti che vanno dalla fine del XIII all’inizio del XX secolo, talmente vasto da rappresentare una città nella città; il Duomo di Santo Stefano, simbolo della città, ricostruito in forme gotiche tra il XIV e il XV secolo; il Museo Albertina, che conserva una delle collezioni di grafica più preziose al mondo; la Galleria d’Arte Imperiale, sede di una magnifica collezione di opere d’arte che vanno dalla fine del barocco, allo Jugendstil e all’arte contemporanea; il Palazzo della Secessione, simbolo dell'arte secessionista viennese, con la cupola in rame ricoperto da lamine d'oro, la cui lucentezza contrasta con l'intonaco bianco delle pareti. Ma, oltre alla ricchezza di monumenti, Vienna offre spaziose aree verdi, terme e piscine all’aperto per chi vuole una vacanza relax; gli sportivi potranno usufruire delle tante piste ciclabili o cimentarsi in stimolanti arrampicate indoor. Vienna è anche una città a misura dei bambini (e dei loro genitori), con parchi gioco straordinari, musei, attrattive entusiasmanti che non li lasceranno sicuramente delusi. Per gli amanti della vita mondana Vienna ha in serbo un ricco calendario di eventi, così come per i nottambuli non mancano locali alla moda e ritrovi musicali. I dintorni della città sono ricchi di altrettante sorprese: escursioni a piedi o in bicicletta nel Wienerwald, il bosco viennese o nelle aree ricreative extraurbane, borghi, città d’arte, palazzi dal fascino antico perfettamente conservato, la "Stefaniewarte" in cima al Kahlenberg, il più bel belvedere sulla Vienna imperiale. E non dimentichiamo che a nemmeno 50 km si trova Bratislava, capitale della Slovacchia. Infine uno sguardo alla cucina, perfetta fusione delle tradizioni culinarie dei paesi che nei secoli sono stati sotto il dominio asburgico. Particolarmente famosa è la Sacher Torte, inventata nel 1832 per il ministro von Metternich da Franz Sacher, il quale combinò tra loro elementi semplici e tradizionali come il cioccolato e la marmellata per creare un dolce delicato e gustoso. Il dolce riscosse subito un grande successo e prese il nome del suo inventore. Nei caffè viennesi, le Kaffeehauser, dove si respira un clima particolarmente accogliente, si possono assaporare le diverse varianti di caffè. Nella Gasthaus, versione tipicamente viennese di ristorante, si può gustare la cucina tradizionale austriaca; per chi è attratto, invece, dal cibo di strada, i chioschi delle salsicce sono disseminati un po’ ovunque. Una volta arrivati a Vienna basta davvero pochissimo per adeguarsi al ritmo della città e provare quella sensazione che i viennesi indicano con una parola difficilissima da pronunciare, "Gemutlichkeit", ovvero "familiarità, appartenenza", sensazione sicuramente più facile da provare che da descrivere.
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