Venezia: Il viaggio - Guide Turistiche

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Venezia: Il viaggio


La storia


Per quanto  Venezia sia  considerata una città romantica,  adatta agli innamorati, in realtà è una meta per tutti, anche per donne che viaggiano da sole.  Oltre a essere uno dei luoghi  più affascinanti  del mondo è anche uno dei più sicuri; si può  girare per calle e campielli in tutta tranquillità a qualunque ora del giorno e della notte, anche da soli. Le donne, fin dai tempi della Serenissima, hanno avuto un ruolo speciale e in alcuni casi continuano ad averlo ancora oggi... Cliccando nelle varie sezioni  si trovano  tanti consigli woman oriented per visitare la città, per fare un po' di shopping o per risolvere ogni tipo di problema.


La città


L'isola di Venezia è collegata è alla terraferma dal Ponte della Libertà, costruito solo all'inizio del Novecento. La  Venezia vera e propria (chiamata centro storico per distinguerla da Mestre, con la quale forma un unico Comune) è formata da 115 isole, collegate fra loro da oltre 354 ponti pubblici (ce ne sono anche 56 privati) e attraversate da 177 canali. La città è divisa in quelli che altrove si chiamerebbero quartieri ma qui si chiamano sestieri (infatti sono sei): San Marco, Santa Croce, Dorsoduro, San Polo, Cannaregio, Castello, più l'isola della Giudecca.

I sestieri


San Marco: è il sestiere più centrale, quello dove si trova la celeberrima piazza (l'unica, tra l'altro di Venezia: tutte le altre si chiamano campi). Un tempo qui si trovavano i teatri, le case da gioco, i ritrovi e i caffè. Oggi è una zona piuttosto turistica e costosa.
Dorsoduro: comprende la zona intorno all'Accademia, le Zattere, campo Santa Margherita. E' il quartiere universitario per eccellenza (anche se oggi molte facoltà si sono spostate in altre parti della città) ed è quello più dotato di vita notturna.
San Polo: un grande, grandissimo campo, uno dei preferiti dai bambini per giocare, intorno al quale si apre l'omonimo sestiere.
Santa Croce: prende il nome da una chiesa demolita nell'Ottocento. Si sviluppa di fronte alla stazione ferroviaria.
Castello: conta 23 isolette ed è uno dei più popolari, poco visitato dai turisti.
Cannaregio: il nome significa "regione delle canne", perché un tempo era una zona paludosa. Come Castello è popoloso e popolare.
Giudecca: discorso a parte. La Giudecca è un'isola, separata dal resto di Venezia dall'omonimo canale. Di tradizione operaia, ospitava un tempo le grandi fabbriche e gli uomini e donne che vi lavoravano. Non ha molto da offrire dal punto di vista turistico (nessun albergo, pochi ristoranti, pochi negozi) ma si sta rilanciando da quello residenziale. Alcuni grandi edifici in disuso sono stati trasformati in appartamenti e qua e là si possono trovare loft e studi di architetti o di professionisti piuttosto inusuali in una città come Venezia.
Per visitarla, è utile conoscere il significato di alcuni termini specifici, che a Venezia assumono significato particolare:
Calle  strada più lunga che larga.
Campo, Campiello  piccole piazze (a Venezia il termine piazza è riservato solo a quella di San Marco).
Fondamenta  strada che costeggia il canale e si chiama così perché svolge la funzione di fondamenta per i palazzi che sorgono lungo il canale stesso.
Ramo  vicolo che si dirama dalla calle principale.    rio  piccolo canale.
Ruga  calle fiancheggiata, su entrambi i lati, da botteghe e abitazioni.
Salizzàda (o Salizàda)  calle molto larga; le salizzade furono le prime ad essere lastricate.
Terrà (o Terà)  rio che è stato interrato e al posto dell’antico canale c’è una strada.  
I canali principali della città sono il Canal Grande e il Canale della Giudecca. Il primo taglia in due la città tracciando una "S", il secondo separa il centro storico propriamente detto dall’isola della Giudecca.

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