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La storia
La capitale d’Italia, con i suoi quasi tre milioni di abitanti, è il più popoloso ed esteso comune della penisola. Sono diversi gli appellativi coniati nel tempo per Roma: l'Urbe, cioè la città per antonomasia, la Città eterna, Caput mundi, capitale del mondo, in quanto centro di un impero romano per secoli dominò l’Europa occidentale e il Mediterraneo costruendo un grande esempio di organizzazione politico militare e una civiltà destinata a influenzare la storia dell'umanità nella cultura, nella società, nell'architettura, nel diritto e nei costumi.
Secondo la leggenda Roma fu fondata, il 21 aprile del 753 A.C., da Romolo che una Lupa aveva salvato insieme al suo gemello Remo sulle sponde del Tevere. Fu sulle rive del fiume e sul colle Palatino che inizialmente la città si sviluppò, ma con l'aumento crescente della popolazione furono occupati gli altri colli: Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio e l’Isola Tiberina. Il centro storico della capitale d’Italia, per la ricchezza delle sue opere d’arte e dei suoi monumenti, conserva la più alta concentrazione di beni storici e architettonici del pianeta. L’ Unesco, nel 1980, lo ha dichiarato, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede e alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A costituire questo immenso patrimonio artistico furono dapprima gli imperatori e in seguito i papi, perché, con l'avvento del cristianesimo Roma divenne la sede del capo della cristianità. La città, infatti, è anche conosciuta con la denominazione di "capitale di due Stati", perché ospita al proprio interno la Città del Vaticano, il più piccolo Stato indipendente del mondo in termini sia di popolazione che di estensione territoriale. Roma ha sempre avuto, fin dalla sua origine, una posizione molto favorevole, in quanto importante punto di snodo fra la cultura etrusca e quella greca. Furono i Tarquini, nell’VIII secolo a.C. a impadronirsi della città e a erigere le Mura Serviane, le prime mura urbane, e la Cloaca Massima, una delle più antiche condotte fognarie. Dopo aver conquistato la Grecia, nel secondo secolo a.C., i Romani debellarono definitivamente i Cartagine, diventando i padroni indiscussi del Mediterraneo. Giulio Cesare allargò i confini dello Stato conquistando la Gallia, ma fu con il suo successore, Ottaviano Augusto, che ebbe inizio l'impero. Il principato di Augusto segnò per la città un’epoca di pace (la pax augusta) e di sviluppo edilizio: furono edificati in questo periodo il Pantheon, il Teatro Marcello, il Foro di Augusto e il Mausoleo dell’Imperatore. L'espansione urbanistica continuò con gli imperatori successivi di pari passo con le conquiste territoriali. Sotto Traiano si registrò la massima espansione dell’Impero entro il secondo secolo Roma raggiunse la massima espansione demografica. A partire da Costantino, che favorì la diffusione del cristianesimo, si cominciarono ad erigere le prime grandi basiliche cristiane. Nei secoli successivi iniziò poi per l'impero romano d’Occidente una lenta e irreversibile crisi, culminata nel 476 d.C., anno in cui Odoacre depose l’ultimo imperatore Romolo Augusto. Nell'Alto Medioevo la città subì i saccheggi di Vandali e Goti per poi entrare a far parte del Sacro romano Impero di Carlo Magno. Nel 1084, Roma fu prima attaccata dai Normanni e poi suddivisa in feudi dalle famiglie feudatarie. Tra il XIV e il XVII secolo l'ascesa politica del papato si tradusse anche in una fioritura incredibile di arte e cultura: furono chiamati alla corte papale artisti come Raffaello, Michelangelo, Leon Battista Alberti, Bramante e in seguito Bernini, Borromini e tanti altri. Il declino del potere papale iniziò con la Repubblica Giacobina, instaurata verso la fine del Settecento e poco dopo Napoleone abolì il potere temporale del pontefice. Il 20 settembre 1870, con la famosa breccia di Porta Pia, Roma fu annessa al Regno d’Italia, di cui divenne capitale. Durante la seconda guerra mondiale Roma fu teatro di attacchi e massacri e fu liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944.
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