Menu principale:
La storia
Mykonos fa parte dell'arcipelago delle Cicladi e si trova tra Tinos, Siros, Naxos e Paros. Come le altre isole cicladiche Mykonos ha un paesaggio roccioso, quasi privo di alberi, ad eccezione di pochi olivi e qualche arbusto. E come molte isole greche Mykonos è caratterizzata da case bianche con finestre e porte blu, balconi fioriti, piccole chiese e viuzze anguste, in cui si affacciano ristoranti e caffè. Molti esponenti del "jet set" greco o di quel che ne è rimasto hanno una casa qui o la visitano ogni estate. Mykonos, infatti, ha sempre attratto turisti benestanti e persone celebri da tutto il mondo e rimane una delle destinazioni preferite dai greci e da molti stranieri, anche se ora non è più considerata una destinazione per le ‘élite’. Persone da tutto il mondo e di tutte le classi sociali vengono qui a divertirsi. Un po’ come Ibiza, Mykonos ha una vivace e intensa vita notturna e come Ibiza in Spagna è la capitale e l’oasi greca dei gay. Da quando voli internazionali diretti, oltre ai regolari voli di linea da Atene (e alle crociere), collegano con grande frequenza l’aeroporto di Mykonos l’isola è ancora più affollata durante l’alta stagione. Il flusso turistico si concentra nel capoluogo, Chora, oppure nelle aree vicine al centro; per trovare un posto calmo e tranquillo ci si deve spostare un po' più lontano. L’isola è abbastanza estesa con i suoi 85Kmq di superficie (più o meno come Formentera ) e conta quasi 10.000 abitanti. I prezzi sono più alti rispetto alle altre isole in quanto il turismo ha trasformato l'economia e gli abitanti del luogo hanno un duplice atteggiamento nei confronti di questo fenomeno: pur riconoscendo gli indubbi vantaggi che il turismo ha procurato, alcuni ritengono che abbia snaturato la fisionomia dell'isola. Mykonos può vantare acque cristalline, lunghe spiagge di sabbia dorata, numerose chiese e cappelle dal caratteristico colore bianco, mulini a vento e villaggi pittoreschi con piccole casette spesso a un unico piano. Il capoluogo dell’isola, Chora o Città di Mykonos, è una delle più belle tra le città delle Cicladi, con le sue stradine strette con selciato in pietra e balconi pieni di fiori. La particolarità qui è che molte case sono raggiungibili attraverso scalinate esterne, sulla strada, con lo spazio sottostante adibito a ripostiglio. Sopra gli scalini un balcone in legno dipinto a volte quasi tocca il balcone della casa di là dalla strada. A differenza dell'onnipresente blu e bianco della Grecia, qui le strutture in legno di tutte le case sono dipinte in un arcobaleno di colori che contrasta con i muri bianchi e il blu del cielo. A Hora, urbanizzata liberamente dagli abitanti senza seguire nessun piano regolatore, si ha l’impressione di camminare in un labirinto dalla tenue luce bianca, pieno di sgargianti colori, ma con una sua armonia, nonostante l’apparente disorganizzazione. Le caratteristiche dell’architettura cicladica si spiegano con la scarsità dei materiali da costruzione: le case hanno il tetto piatto e la forma di cubo per resistere ai forti venti; e se sono dipinte di bianco è per disperdere il gran calore che si accumula durante l’estate. Sono state costruite una a ridosso dell’altra per proteggere l'abitato dai pirati, e sono separate solo da piccole e strette stradine. La caratteristica dell’architettura di Mykonos, leggermente differente dalle altre isole delle Cicladi, è che le case, le chiese, le cappelle e tutti gli edifici in generale, hanno tutti una lieve ed asimmetrica forma dagli spigoli smussati, il che da all’insieme una perfetta armonia. Tutta L’isola di Mykonos è piena della sua bella architettura cicladica, ad eccezione del piccolo quartiere chiamato ‘La piccola Venezia’, ove tutti gli edifici, come indica il nome, sono case in stile veneziano con balconi e verande in legno colorato, costruite al limite del mare. Al di fuori del capoluogo ci sono pochissime zone densamente popolate. Trattandosi di un’isola esposta a quattro venti, gli alberi sono scarsi. Questo paesaggio poco verdeggiante, insieme con le rocce e massi disseminati in tutto il terreno, dà una strana sensazione di desolazione all'isola che contrasta con la sofisticata hotellerie dei suoi centri turistici. Secondo la mitologia qui Eracle uccise i giganti. Mykonos pare sia stato il primo sovrano sull'isola secondo la tradizione. I resti archeologici indicano che l'isola fu abitata dagli antichi popoli della Ionia già dalla prima parte dell'XI secolo a.C. Recenti scoperte confermano la presenza sull'isola di tribù Carie nel Neolitico. La tradizione infatti fa riferimento a popolamenti dei Lelegi (spesso confusi coi Cari) prima di egizi, fenici e cretesi. L'isoletta di Delo, che si raggiunge da Mykonos in battello fu un centro di culto di grande importanza: la divinità venerata era una dea femminile della vegetazione (poi identificata con Artemide), cui andò sostituendosi, a partire dagli inizi del primo millennio, Apollo. Nell’orbita ateniese fin da epoche remote, dal 478 a.C. per un quarto di secolo Delo fu il centro della lega delio-
Questa guida è a pagamento sul Play Store di Google clicca qui per informazioni.